Smash Court Tennis 3 Recensione

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  1. the be$t
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    Le uniche alternative valide per chi vuole un gioco di tennis degno di questo nome su PlayStation Portable, sono, da parecchi anni a questa parte, le serie Virtua Tennis e Smash Court. Se la prima da sempre propone un approccio decisamente arcade e immediato, l’ultima incarnazione del gioco proposto da Namco Bandai ci regala invece, oltre che più di qualche piacevole novità, un gameplay più incentrato sulla simulazione vera e propria, decisamente maggiormente ostico da padroneggiare del rivale, ma alla lunga forse più appagante.
    Una volta inserito l’UMD nella console un ottima intro in computer graphic ci fa capire già la cura con cui è stato realizzato questo titolo. Caricamento veloce e un menu davvero ricco, con la possibilità di iniziare con una partita rapida, di affrontare i cinque più importanti tornei presenti, ma soprattutto ci cimentarci nel Pro Tour (vera anima del gioco) e in una sequenza di allenamenti decisamente fondamentali per prendere dimestichezza con i controlli di gioco.
    I sei pulsanti della console vengono sfruttati tutti. Con la X si può effettuare uno slice e relative palle corte (se si tiene indietro lo stick analogico), con il tasto triangolo un pallonetto, mentre con il quadrato e il cerchio dei colpi decisamente più potenti, per un buon gioco da fondo campo. I due pulsanti rimasti, L1 e R1, servono invece per far correre il nostro alter ego. La tipologia di controllo è meno immediata, come già detto, del rivale Virtua Tennis e ve ne accorgerete nella (fondamentale, se volete imparare a giocare decentemente) modalità allenamento. Qua ci viene spiegato, attraverso una ventina di esercizi, come non solo è fondamentale saper usare, a seconda delle situazioni, ogni tipo di colpo, ma come sia estremamente utile l’approccio alla palla e la pressione del tasto relativo al colpo che si vuole utilizzare. Se premuto troppo poco infatti potrebbe venir fuori un tiro che renderà le cose decisamente più facili per il vostro avversario, mentre se premuto troppo a lungo potrebbe tradursi in una traiettoria troppo lunga e quindi in un out.
    Di contro, con un tempismo buono, vengono fuori dei colpi praticamente perfetti. Tutti gli esercizi proposti dall’allenamento sono un ottimo modo per prendere dimestichezza con questa tipologia di gameplay, più simulativo, decisamente meno immediato, ma con l’avanzare del tempo, decisamente più appagante. Unici difetti riscontrabili sono un eccessiva difficoltà nel direzionare i servizi, che risultano, se angolati, spesso fuori campo, e negli smash. Questi vengono effettuati quando il vostro avversario vi alza troppo la palla, tramite un indicatore sul terreno, che, se raggiunto in tempo, vi permette di procedere al colpo sopra descritto… unico difetto è che bisogna essere dotati davvero di un ottimo tempismo, pena un approccio a rete che si traduce quasi sempre in un passante vincente del vostro antagonista di turno.
    Ma il vero cuore del gioco è la modalità Pro Tour, che ricalca il World Tour di Virtua Tennis. Creando un tennista da zero potete avventurarvi, settimana dopo settimana, nei tornei dello slam, non disdegnando, ogni tanto, di partecipare ad allenamenti che saranno utili ad acquisire veri e propri punti esperienza per migliorare il vostro tennista (così d’altronde come i match settimanali).
    Grazie a questi punti, in un apposito menu, possiamo modificare a nostro piacimento il nostro alter ego, aumentando dritto, rovescio, gioco a rete, servizio, potenza, velocità e quant’altro è necessario per renderlo sempre più competitivo. Inoltre, in puro stile gioco di ruolo, raggiunti determinati valori in alcune caratteristiche, potete acquistare delle vere e proprie skill aggiuntive, per personalizzare il giocatore ancora di più, come abilità speciali nei passanti oppure una specializzazione su superfici erbose o in terra rossa.
    E’ presente anche il neozio virtuale del gioco, dove spendere i soldi vinti nei tornei acquisendo equipaggiamento aggiuntivo o nuovi allenamenti.
    La grafica di gioco è davvero ben realizzata. Ottimi sia i modelli che i movimenti dei giocatori (differenziati anche nello stile di servizio) e anche gli ambienti dove sono ospitati i tornei risultano vari e ottimamente riprodotti. Alcune animazioni, in certi momenti, risultano un po’ “forzate” ma la cosa non infastidisce più di tanto e, nell’adrenalina di un match, non si nota nemmeno.
    Sul fronte sonoro le musiche sono orecchiabili e gli effetti buoni. Il parlato in lingua inglese è decente ma non esaltante, come anche gli effetti durante gli incontri di gioco.
    Da notare la presenza di un opzione per il multiplayer per giocare con altri quattro amici che non devono forzatamente essere muniti dell’UMD di gioco per partecipare, davvero una scelta azzeccata!
    Sebbene decisamente ostico da padroneggiare (colpa anche della scomodità dello stick analogico della PlayStation Portable) a causa della precisione necessaria in ogni colpo, Smash Court Tennis 3 regala però, alla lunga, decisamente più soddisfazioni del suo rivale, regalando un esperienza di gioco più realistica e, grazie alla modalità Pro Tour, più complessa del World Tour di Virtua Tennis, longeva e avvincente.
    Consigliatissimo agli appassionati di tennis e a chi cerca un titolo sportivo in grado di tenere occupati per un bel po’ di tempo. Se riuscirete a superare le fasi iniziali di gioco (dove tra l’altro l’AI degli avversari è decisamente deficitaria, al contrario delle fasi più avanzate, con un grado di sfida più appagante) questo titolo saprà regalarvi grandissime soddisfazioni e risulterà veramente difficile staccarsi dalla console.
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0 replies since 27/6/2007, 05:59   62 views
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