Wipeout Pulse - Recensione + Video

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  1. SUPREMO KING™
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    Piattaforma: PSP
    Produttore: Sony
    Sviluppatore: Studio Liverpool
    Distributore: Sony
    Genere: racing game
    Età consigliata: 3+
    Multiplayer: si (2-8 giocatori Ad Hoc e Infrastruttura)
    Data d'uscita: disponibile dal 14 Dicembre
    Altro: completamente in italiano

    Quando un brand non demorde.

    Era il lontano 2005: la PSP stava facendo capolino nel mercato delle console portatili, e nella sua line-up figurava un titolo che sicuramente destò un vago ricordo nei più vecchi fan Playstation. Si trattava di WipeOut Pure, titolo di corse futuristiche che già su PS1 si era fatto amare per la grafica, per la musica e per uno stile irriconoscibile in un qualsiasi altro titolo del genere; dopo un capitolo meno fortunato su PS2, alla SCEE Studio London decisero così di produrre quello che sarebbe stato uno dei migliori titoli per la neonata PSP, se non “il” gioco perfetto per questa console. Oggi ci troviamo per le mani Pulse, il diretto erede di questo fortunato e bellissimo capitolo, che sembra riproporci la stessa formula vincente: grafica da capogiro, musiche psichedeliche, tracciati che sfidano la gravità e navette che sfrecciano a velocità supersoniche ( non è un’esagerazione, nelle fasi finali si raggiungono i 650 km/h), mentre si danno battaglia con potentissime e variegate armi.


    Il futuro che pulsa.

    Cerchiamo di definire con precisione come sono articolate le corse di Wipeout. Categorizzate in 16 differenti serie, ognuna di queste avrà come obiettivo il raggiungimento d’un certo numero di punti per poter avanzare nel gioco. Ogni serie sarà poi divisa in:

    Gara singola: otto contendenti si sfidano per il primo posto, raccogliendo le armi dalle apposite zone lampeggianti sul tracciato e sfrecciando attraverso gli acceleratori, anch’essi disposti (sapientemente) tra le curve più ardue.
    Giro veloce: con 7 giri a disposizione e senza avversari in giro, dovremo cercare di fare un tempo che ci possa garantire la medaglia d’oro.
    Torneo: 4 o più tracciati, con le stesse regole della Gara singola; vince chi alla fine si qualifica con il maggior numero di punti accumulati col piazzamento delle gare.
    Prova a tempo: anche qui, senza nemici né armi a disposizione: avremo solo un turbo disponibile per giro (attivabile come arma) e in 3 giri cercheremo di fare il migliore tempo globale.
    Zona: qui le cose si fanno difficili: senza poter controllare la nostra accelerazione, ci troveremo in una versione più minimalista del tracciato standard (quasi più virtuale) e il nostro obiettivo sarà quello di sorvolare un certo numero di acceleratori. La velocità si farà così sempre più incontrollabile, e finiremo il giro nel momento in cui la nostra navicella esploderà per i danni subiti nello sbattere contro i guard-rail (l’assenza delle armi non ci permette di raccogliere energia; infatti, oltre ad essere utilizzabili, queste possono essere anche assorbite per recuperare l’energia che perdiamo negli scontri o per via degli attacchi avversari).
    Testa a testa: da soli contro un solo avversario più ostico del solito.
    Eliminatore: senza un numero preciso di giri, vince il primo che elimina 10 avversari: le armi sono più potenti, mancano gli scudi e l’energia si può recuperare soltanto superando un giro.

    Queste sono le sfide che ci aspettano nelle serie. Ogni serie è rappresentata da una griglia esagonale, nella quale potremo solo attivare un evento alla volta, mentre gli altri sono sbloccabili solo con i nostri risultati. Mettendo il gioco in pausa potremo inoltre cambiare la difficoltà del gioco, dato che, come dice anche un sondaggio svolto sul precedente capitolo, alcune sessioni erano troppo difficili da superare; questa possibilità c’è dunque data dagli sviluppatori per poter superare le sessioni più frustranti, oppure per poter ampliare la sfida cambiando rapidamente un settaggio.


    Il futuro in una curva.

    I tracciati sono semplicemente meravigliosi. Si parte dalle classiche metropoli futuristiche fino ad arrivare alle zone rocciose e alle cascate di Fort Gale, passando per le piste fluttuanti in aria, dove il senso di vertigine e di realtà trasmettono una fortissima adrenalina. Salti impossibili, curve strettissime, salite che sfidano la gravità sono inseriti in un ambiente reso futuristico fino all’ultimo pixel; la tecnologia che pullula dai meccanismi, l’architettura degli enormi grattacieli, le scritte pubblicitarie che gravitano in aria e perfino le immagini sui molteplici lcd a bordo pista riescono a rendere l’ambiente estremamente vero e bello da vedere. Bello da vedere anche perché WipeOut, modestamente, vanta una grafica spaventosa: probabilmente qualche dettaglio potrebbe sembrare sgranato in un fermo immagine, ma la fluidità delle fasi più concitate (che solo pochissime volte viene a mancare), delle molteplici esplosioni (ottimi gli effetti particellari di luce e di riflessi) e il senso della velocità (soprattutto nella modalità Zona) riescono a estasiare le nostre pupille, e ancora una volta ci viene dimostrato di come la PSP riesca a mostrare una grafica altamente superiore a quella di qualsiasi console portatile.
    Anche la mappatura dei tracciati merita un applauso: sostanziali differenze dal precedente capitolo sono la diminuzione di “zone” d’armi e di acceleratori, che adesso sono di meno e argutamente piazzate sulla pista, l’aggiunta di Mag Strips, dove la navetta resterà ancorata al suolo attirata dal magnetismo, e la riduzione dei salti disponibili dove era possibile, con un avvitamento, guadagnare un po’ di turbo a scapito di un po’ d’energia.
    Questo bilanciamento rende la sfida ancora più ragionata, poiché a volte ci troveremo di fronte questa scelta: passare per la sicura e affollata Mag Strip, oppure cercare il sorpasso prendendo quella via secondaria e molto più pericolosa?

    Il futuro non basta mai.

    Esaminiamo ora il Racebox: questa funzione ci permette di creare una serie proprio come quella originale, impostando gli eventi, decidendo così i punteggi necessari per poterne sbloccare degli altri, i tracciati disponibili (che devono però essere già stati affrontati e quindi sbloccati nella modalità campagna) più un alto tasso di modifiche effettuabili (tra cui la difficoltà).
    Vanno inoltre segnalate le statistiche, tanto ben organizzate quanto belle da sfogliare, che con diagrammi e grafici ci consentono di prendere una rapida visione sui nostri punteggi e sul nostro stile di gioco. Nel caso in cui tutto questo ben di dio vi annoiasse, sappiate che è possibile sfruttare una corposa modalità multiplayer. Tra il game sharing (la possibilità di giocare con un amico, pur avendo un solo UMD), la modalità ad-hoc (massimo otto PSP collegate assieme) e ottima modalità infrastruttuura (che si appoggia direttamente al Playstation Network di PS3) Wipeout prende nuova forma e assicura un solido divertimento anche in compagnia.


    Come suona il futuro?

    Anche la musica è in linea col resto del gioco: veloce, psichedelica, futuristica, composta da un sound molto remixato per trasmettere la stessa sensazione d’adrenalina che si prova in partita. Se anche in questo caso tutto ciò non ci bastasse, possiamo inserire la musica che più ci garba nella cartella WIPEOUT, che va creata nella cartella MUSIC e poi selezionata in partita (anche se, generalmente, la nostra musica non sarà mai in sintonia col resto del gioco, ma i gusti son gusti).

    Il futuro in conclusione.

    Wipeout Pulse mantiene le promesse: sfrutta le solide basi lasciate dal predecessore, Pure, per riproporre un gameplay frenetico e sempre fresco, accompagnato da una realizzazione tecnica di tutto rispetto (leggasi: grafica molto fluida e di alto livello, controlli perfetti e musica davvero bella da ascoltare) e da un divertimento assicurato. Un must per i possessori tutti i possessori PSP, siano essi amanti delle gare o no.

    VIDEO:


    http://recensioni-videogiochi.dvd.it/
     
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0 replies since 20/3/2008, 19:51   89 views
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