E' accaduto in Spagna. Una donna di 44 anni si è svegliata durante la notte, ha acceso il pc, se è connessa a Internet, ha scritto tre mail alle sue amiche...

Non era mai successo prima d'ora. Che una donna, durante il sonno, si alzasse, accendesse il proprio pc, si connettesse a Internet, fino a inviare tre mail alle sue amiche. Senza rendersi conto di nulla. Una forma di sonnambulismo a tutti gli effetti che i medici dell'Università di Toledo hanno battezzato sonnambulismo on-line o anche zzz-mail.

La protagonista di questa storia, bizzarra per certi versi, è una donna spagnola di 44 anni. Coricatasi a sera, intorno alle ore 22, si è rimessa in attività circa due ore dopo, in totale incoscienza, accendendo il pc, connettendosi alla Rete, consultando la sua posta elettronica, inserendo quindi ID e password, scrivendo ben tre mail e inviandole alle proprie amiche.

Mail che nei contenuti sono apparse subito strane: con giusto qualche riga e con più di un errore di ortografia, la donna invitava le tre amiche a presentarsi a casa sua il giorno dopo per mangiare caviale e degustare vino.

All'indomani, queste hanno chiesto all'inconsapevole e atipica sonnambula maggiori informazioni su quello "strano" invito, suscitando in lei sgomento e meraviglia. Non ricordando minimamente di aver scritto quelle mail, la donna, che di sonnambulismo non ha mai sofferto, ha ben pensato di rivolgersi ai neurologi dell'Università di Toledo i quali hanno coniato il nome di quella che potrebbe essere una vera e propria patologia, una variante del sonnambulismo tradizionale. Sonnambulismo on-line o zzz-mail.

Ciò che più ha colpito i ricercatori è stata la capacità che la loro paziente ha mostrato di svolgere in sequenza azioni mirate, dall'accensione del pc alla connessione alla Rete, fino all'inserimento degli indirizzi di posta elettronica delle amiche destinatarie. Il tutto nella massima incoscienza. Stranezze della Rete!...

Fonte: http://www.pcw.it

Il Consiglio di amministrazione di Icann (la società che gestisce l'assegnazione degli indirizzi Internet), riunito a Parigi, ha approvato oggi all'unanimità la decisione di fornire agli utenti la possibilità di registrare domini con estensioni di ogni tipo. Non più solo .com o .it, quindi, ma anche .buongiorno, .salve e .qualsiasi parola venga in mente al gestore di un sito.
Approvata, sempre all'unanimità, anche l'apertura della rete agli alfabeti non latini, come l'arabo e il cinese, che fino ad oggi dovevano invece passare attraverso traslitterazioni per essere utilizzati online.
Le novità approvate oggi, ha dichiarato il presidente di Icann Paul Twomey, rappresentano «una grande opportunità per il settore», anche se, precisa, ci vorranno «ancora almeno tre o quattro mesi per finalizzare i dettagli di questa liberalizzazione». La data più probabile per l'effettiva entrata in funzione, sempre secondo Twomey, sarebbe quindi il secondo semestre del 2009.
Tra i dettagli che restano da definire, il costo di una pratica di registrazione di una nuova estensione, che secondo i calcoli dell'Afnic (l'autorità che gestice i domini francesi) potrebbe arrivare a decine di migliaia di euro.

Fonte: http://www.ilsole24ore.com

Vi consiglio questo video,in cui è spiegato perfettamente come fare per rendere il browser mozilla Firefox molto piu veloce rispetto al normale..
Vi assicuro che funziona.
Seguite i passaggi e attenti a non sbagliare,perchè il rishio è di dover disinstallare mozilla e reinstallarlo,tuttosommato niente di poi cosi grave, però in ogni caso è sempre meglio fare queste cose con precisione.

Il primo smartphone con sistema operativo Android completamente sbloccato lo vende direttamente Google e lo ha soprannominato Android Dev Phone 1. Ma cos'è esattamente?

Attualmente venduto in esclusiva negli Stati Uniti dall'operatore telefonico T-Mobile, il G1 è il primo smartphone a utilizzare il sistema operativo Android di Google, la soluzione open source per la telefonia mobile che potrebbe diventare nei prossimi anni il punto di riferimento per gli smartphone del futuro.

Il G1, noto anche come HTC Dream, è però venduto esclusivamente legato a un contratto della durata di due anni e non consente, di conseguenza, a uno sviluppatore di acquisirlo esclusivamente per verificare il corretto funzionamento della propria applicazione. Fino a oggi, infatti, l'unico modo per provare le proprie applicazioni senza possedere uno smartphone con Android era quello di utilizzare il dispositivo virtuale offerto dall'SDK (software develompent kit) di Google, ma le cose stanno per cambiare.

Google ha infatti offerto agli sviluppatori la possibilità di acquistare l'Android Dev Phone 1, un modo diverso per chiamare il T-Mobile G1 ma che all'atto pratico è lo smartphone di HTC di colore nero e senza alcun brand sulla scocca. L'Android Dev Phone 1 viene offerto al prezzo di 399 dollari e dispone di un sistema operativo in modalità debug, per verificare anche gli errori in caso di compilazione, non ha un blocco operatore e può essere utilizzato con qualsiasi SIM.

Per acquistarlo è necessario diventare uno sviluppatore Android e registrarsi all'Android Market, al costo di 25 euro, e poter quindi accedere all'offerta d'acquisto per l'Android Dev Phone 1. Per gli Stati Uniti le spese di spedizione sono gratuite, per tutti gli altri paesi è necessario pagare un piccolo contributo.

Sfortunatamente l'Android Dev Phone 1 è acquistabile da sviluppatori di Regno Unito, Germania, Giappone, India, Canada, Francia, Taiwan, Spagna, Australia, Singapore, Svizzera, Paesi Bassi, Austria, Svezia, Finlandia, Polonia e Ungheria ma non da quelli italiani.

Per scoprire la forma di questo smartphone abbiamo pubblicato una galleria di immagini del Android Dev Phone 1.

Fonte : http://www.pcw.it

Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi lancia una proposta per il G8 presieduto dall'Italia: regole mondiali per il web


Non si può negare che manchi il coraggio al premier italiano Silvio Berlusconi. Nel corso di una visita al polo tecnologico di Poste Italiane all'Eur di Roma, il Presidente del Consiglio ha dichiarato: "A gennaio l'Italia presiederà il G8. In quell'occasione porteremo al tavolo dei Grandi una proposta di regolamentazione di Internet, visto che manca in questo settore una regolamentazione uniforme".
La notizia è stata immediatamente ribattuta dalle agenzie di stampa internazionale e dai quotidiani. E anche sul web si è aperta la discussione.

In realtà, resta difficile esprimere una opinione sui contenuti della proposta, per ora ignoti, e si può fare solamente una valutazione sul metodo. I più suscettibili sostenitori di Internet, ed è per questo che parlavamo di "coraggio" del premier, hanno immediatamente alzato gli scudi al solo sentir nominare la parola regolamentazione. Non è stato ininfluente che a pronunciarla sia stato un capo di Stato che estende il proprio potere su molti mezzi di comunicazione e di informazione, e che può vantare molti interessi anche sul web. Tuttavia, l'approccio proposto da Berlusconi è condivisibile almeno su un punto: trattasi di questione internazionale, e come tale va trattata. Fin troppo spesso le singole legislazioni si scontrano fra di loro e anche la giusta attività di polizia e magistratura naufraga per via della assenza di "uniformità" legislativa, come l'ha definita il nostro premier.
In assoluto, continua a non convincere la formula del G8, che ha fin qui prodotto assai poco e paga un deficit democratico a causa della sua natura di "club esclusivo" delle superpotenze.

Se la proposta di Berlusconi è un viatico a un invocato Bill of Rights internazionale che sancisca, certo, qualche dovere, ma anche e soprattutto tanti diritti di accesso e di fruizione di Internet in Paesi come la Cina, l'Iran e la Corea, in tal caso è la benvenuta. Allo stato delle cose non potremmo che basarci su pregiudizi, magari anche ben riposti, ma sempre pregiudizi. E' probabilmente vero che la natura anarchica di Internet va in qualche misura preservata, foriera com'è di spunti libertari e di partecipazione libera, ma qualche volta le regole possono dare garanzie ai più deboli, rispetto ai più forti che delle regole possono anche "fregarsene".

Nel novero delle cose di cui dovrebbe occuparsi una regolamentazione di Internet internazionale c'è proprio la salvaguardia della Net neutrality, che, lo diciamo per il premier, ma anche per chi crede che oggi Internet sia libera, non è affatto un principio consolidato. E' ancora un'agenzia USA a occuparsi delle assegnazioni dei nomi di dominio, e non è poco. Nei meeting internazionali dell'ICANN si sono già fatti molti pass...

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Se nel bel mezzo di un lavoro il vostro mouse vi abbandona ecco qui un semplice trucchetto.

Premete Shift+Alt+Bloc Nume e premere si nella finestra che appare.

La freccia si muove con i numeri del tastierino ovvero 4,8,6,2 e 5 corrisponde al click.

Una prima beta di Windows 7, il sistema operativo designato quale successore di Vista, dovrebbe arrivare entro metà Gennaio. La conferma sembra arrivare da Microsoft stessa. Già circola una possibile data per il rilascio della "beta 1" di Windows 7: il 13 Gennaio 2009.
Il nuovo palcoscenico per Windows 7 sarà la "MSDN Developer Conference", una manifestazione che farà tappa in molte città statunitensi e che vedrà come prima data dell'evento quella in programma a Houston, il prossimo 9 Dicembre.
Non appena la "beta 1" di Windows 7 sarà pronta, i partecipanti alla "MSDN Developer Conference" ne riceveranno una copia, su supporto DVD. Ciò dovrebbe avvenire a partire dalle date pianificate a partire da metà Gennaio. Agli altri il DVD sarà inviato per posta.

Fonte

BitDefender ha annunciato la scoperta di un nuovo malware in grado di rubare credenziali di accesso ed altre informazioni appartenenti all'utente. La novità sta nel fatto che "Trojan.PWS.ChromeInject.A", questo il nome con cui è stata battezzata la nuova minaccia, prende di mira esclusivamente gli utenti del browser opensource Mozilla Firefox.
Il malware si presenta come una falsa estensione per Firefox: una volta installato sul personal computer, il componente dannoso viene salvato nella cartella dei plugin del browser ed eseguito automaticamente ad ogni avvio del programma.

Il trojan è in grado di raccogliere i dati inviati da parte dell'utente (ad esempio nomi utente e password) a più di 100 istituti bancari che offrono servizi di "online banking" per la gestione del proprio conto corrente o l'effettuazione di operazioni finanziarie via Internet.

Secondo le indagini svolte dalla software house rumena BitDefender, il trojan invierebbe tutti i dati raccolti ad un indirizzo e-mail russo. Sono russi anche il dominio e il provider utilizzati dall'aggressore per diffondere la minaccia.

Facendo riferimento a questa pagina, è possibile consultare l'elenco degli istituti di credito inseriti nel database del trojan. Ciò significa che se un utente, cliente di una delle banche indicate, dovesse utilizzare le proprie credenziali di accesso per gestire un conto corrente attivato presso uno degli istituti presenti in lista, nel caso in cui il suo sistema fosse stato infettato dal trojan quest'ultimo sarebbe in grado di sottrarre nome utente e password trasmettendoli allo sviluppatore del malware.

E' bene ricordare di non installare mai estensioni per Firefox da siti web che non siano direttamente gestiti da Mozilla. I file presenti sul sito ufficiale vengono infatti sottoposti a rigorosi controlli.

Fonte

Illustrerò qui la creazione di un semplice virus in formato .VBS

Allora:

1) Aprite il bloc notes
2) Inserite questo cosice: lol=msgbox("text",20,"text2")
3) Ora inserite al posto di text e text2 i testi che volete.
4) Salvate con nome in formato .VBS
5) Apritelo e godetevi lo scherzo XD

P.S.

Cambiando il numero 20 con 10 e 50...beh...vi lascio la sorpresa...


By [Talisman] di Xbox 360 World!